Domande Ricorrenti
Abbiamo raccolto in questa pagina le domande più frequenti fra i nostri clienti. Puoi leggere le risposte organizzate per argomento.
Terapia Estetica
Ho un leggero affollamento dei denti davanti, si possono allineare?
In caso di leggero affollamento o denti ruotati, la soluzione più conservativa è allinearli con invisalign laddove ciò sia possibile. L’altra opzione è rappresentata dalle faccette dentali con tempi molto più stretti. Se invece siamo di fronte ad un affollamento più importante che riguarda anche i settori posteriori l’unica soluzione terapeutica rimane l’apparecchio ortodontico.
Lo sbiancamento dentale può provocare un danneggiamento dei denti?
No; attualmente gli sbiancamenti si eseguono con prodotti relativamente innocui sulla superficie del dente. Certo è che un uso eccessivo o il tentativo di ottenere colorazioni eccessivamente bianche aumenta i rischi di un indebolimento dei denti.
I prodotti per lo sbiancamento dentale acquistabili in farmacia sono efficaci?
Per un buon effetto sbiancante gli agenti attivi devono essere efficaci in profondità e i prodotti da banco possono avere al massimo una concentrazione del 7%; mentre i prodotti professionali il cui impiego è concesso esclusivamente al dentista arrivano a concentrazioni sino al 35%. L’impiego di queste sostanze ad alta concentrazione va eseguito sotto lo stretto controllo del dentista e portano all’ottenimento di risultati realmente efficaci. Viceversa i prodotti da banco sono molto utili per mantenere nel tempo i risultati di sbiancamento raggiunti.
Le cosiddette “faccette” in ceramica sono sicure nel tempo? rovinano i miei denti naturali?
Le faccette sono delle sottili sfoglie in ceramica che si incollano al dente naturale appena preparato senza necessita di alcuna devitalizzazione nella maggioranza dei casi. Sono altamente estetiche e sono stabili e sicure nel tempo. Le indicazioni sono:
- correzione di denti non ben allineati (un poco storti)
- copertura per motivi puramente estetici (macchie, discolorazioni, fratture, carie, migliorare forma e colore dei denti)
- chiusura spazi tra i denti
Impianti Dentali
Cosa sono gli impianti?
Gli impianti dentali sono delle viti costruite in titanio medicale che vengono inserite nell’osso al posto di denti persi, e che funzionano come “radici” artificiali per sostenere una nuovo dente in modo stabile e assolutamente simile al dente naturale.
Quanto tempo dura un impianto?
La durata di un impianto nel tempo dipende da molti fattori. Per comprendere meglio possiamo paragonare la durata di un impianto dentale con la durata di un automobile. Quest’ultima dipende dal tipo di guida dell’automobilista, dalla sua prudenza, dalla cura che ne ha, dall’avere sempre eseguito una buona manutenzione, dall’avere fatto i “tagliandi” con regolarità; anche l’auto migliore, se non viene cambiato l’olio, “grippa” il motore.
Perché gli impianti sono così costosi?
In commercio esistono differenti tipi di impianto dentale (più di 300) di tutti i prezzi e tutte le qualità. Oggi è possibile eseguire terapie con impianti anche a cifre significativamente più basse di una volta. Ma non ci si deve illudere sul fatto che un impianto più economico sia di pari qualità di un impianto più costoso, anche qui un po’ come le automobili.
Infatti in ambito automobilistico, non serve chiedere quanto costa un impianto esattamente come quanto costa un’auto, ma quanto costa quell’impianto e quell’auto. E’ evidente che una Mercedes costa più di un a Panda, come è evidente che ha maggior comfort, durata e bellezza. Lo stesso paragone può essere riportato all’implantologia
Fino a che età si possono fare gli impianti?
Non ci sono per ora limiti di età massima, a patto che il paziente sia in buone condizioni di salute; ci sono invece limiti di età minima, in quanto sono sconsigliati impianti prima della fine della crescita dell’adolescente (circa 16 anni per le donne e 18 per gli uomini).
Tutti possono fare gli impianti?
Sono poche le situazioni in cui non è possibile eseguire l’inserzione di impianti. Condizioni contrarie assolute sono il diabete scompensato, i disturbi della tiroide scompensati, malattie del sangue e del sistema immunitario e tutte quelle condizioni patologiche che sconsigliano un qualunque altro tipo di intervento, come ad esempio cardiopatie soggette a terapia anticoagulante.
Sono un forte fumatore; posso fare impianti?
A causa dell’azione sia diretta (il fumo irrita per contatto le mucose della bocca) sia indiretta (nel fumatore il microcircolo sanguigno è intasato) gli impianti hanno più difficoltà di attecchimento e di durata. Il fumatore può fare impianti a condizione che sia consapevole e accetti di correre il rischio di una più alta percentuale di insuccesso degli impianti.
Che cos’è l’implantologia computer assistita o guidata?
Tramite lo sviluppo di software appositi, si è oggi in grado di pianificare l’intervento chirurgico di inserzione degli impianti direttamente al computer, riportando le informazioni acquisite da una TAC su guide di riferimento che verranno usate per eseguire l’intervento chirurgico in bocca al paziente.
Questo si traduce in una riduzione dei tempi di intervento su paziente, minori disagi, minori fastidi post-operatori, e permette spesso l’applicazione immediata della protesi supportata da impianti (carico immediato). Non è però una tecnica adatta a tutti i casi, che devono essere selezionati dall’implantologo dopo la visione di una apposita TAC.
Che cosa si intende per “carico immediato”?
In alcune situazioni oggi è possibile inserire gli impianti nell’osso e procedere entro 24 ore alla messa in opera dei denti corrispondenti; il paziente ritrova quindi immediatamente estetica e funzione masticatoria subito dopo l’intervento chirurgico.
Ortodonzia e Allineamento Denti
L’apparecchio dentale può rovinare i denti?
Normalmente ogni corpo estraneo inserito in bocca porta con sé effetti collaterali. L’apparecchio per raddrizzare i denti permette un più facile attecchimento della placca batterica e quindi facilita l’azione della carie. Se il paziente esegue una scrupolosa igiene orale però difficilmente tale problema si verificherà.
A questo proposito è di fondamentale importanza nei piccoli pazienti il controllo continuo dei genitori, che dovranno verificare quotidianamente l’igiene dentale dei figli. E’ inutile demandare questo compito al dentista, che controlla il paziente una volta al mese e quando è già troppo tardi. Nel caso che il paziente non osservi le norme igieniche che gli sono state spiegate, è addirittura meglio rimuovere l’apparecchio
Mia figlia deve mettere l’apparecchio ai denti: ho saputo che esistono apparecchi invisibili. Di cosa si tratta?
Se il caso rientra tra gli apparecchi fissi, cioè quelli che si incollano sulla faccia anteriore del dente, una soluzione meno visibile è quella di utilizzare attacchi di colore bianco invece che di metallo.
Questa soluzione non risolve però il problema del filo di collegamento tra gli attacchi, che deve per forza di cose essere metallico e quindi visibile. Inoltre è bene sapere che il trattamento diventa più costoso e si allungano i tempi di esecuzione di circa il 30% (se è previsto un trattamento di 3 anni, si allunga di un altro anno) rispetto al trattamento con gli attacchi di metallo.
Una soluzione più innovativa riguarda gli apparecchi “invisibili”, che sono costituiti da una serie di mascherine trasparenti che si sovrappongono sui denti; alla minore visibilità contrappongono però costi molto più elevati rispetto ai trattamenti tradizionali e tempi molto più lunghi. Infine sono poco utilizzabili nei pazienti ancora in crescita dove spesso è richiesta anche una azione ortopedica oltre che ortodontica.
A che età va messo l’apparecchio ai denti?
Ogni caso è a sé stante. Oggi si tende a mettere gli apparecchi dentali il più tardi possibile per non doverli tenere in bocca troppo a lungo, dato che risultano cariogeni. Tuttavia se il piccolo paziente presenta problematiche scheletriche oltre che dentali, spesso bisogna agire precocemente con apparecchi ORTOPEDICI (espansori del palato o altro) e solo successivamente con apparecchi ORTODONTICI (quelli con gli attacchini sui denti per intenderci).
Per semplificare, un trattamento di 3° classe inizia molto presto (anche a 5-6 anni) mentre il trattamento di una 2° classe inizia intorno ai 9-10 anni. Se il trattamento non coivolge problematiche scheletriche ma solo dentali, è possibile iiniziarlo anche a fine permuta dei denti da latte (11-12 anni).
Paradontologia
Come si cura la parodontite?
Negli stadi iniziali è sufficiente correggere le abitudini igieniche ed alimentari del paziente, aiutati dal supporto di una Igienista Dentale laureata in Igiene dentale. Se il paziente è fumatore è imperativo smettere o le terapie avranno un successo soltanto parziale e più forti saranno le possibilità di recidiva.
Negli stadi più avanzati il dentista procederà caso per caso, dopo una lungo periodo di osservazione ed attenta analisi della malattia, con interventi chirurgici mirati e/o protesi di compenso.
I miei denti hanno cominciato a dondolare e si stanno spostando. Cosa sta succedendo?
Sono i sintomi evidenti della parodontite, comunemente detta piorrea. I denti stanno perdendo sostegno osseo e gengivale, e rischiano di cadere spontaneamente.
Oggi la parodontite è curabile, purchè non si sia già raggiunto uno stadio troppo avanzato ed irreversibile. Bisogna rivolgersi rapidamente ad un parodontologo che esegua una corretta diagnosi ed imposti una terapia. Inoltre è consigliabile far visitare tutta la famiglia in quanto la malattia presenta forti caratteristiche di familiarità ed ereditarietà.
Il mio dentista mi ha detto che soffro di parodontite, ma io non sento niente e mi sento bene. Devo curarmi?
La parodontite è una malattia subdola che non presenta segni e sintomi se non quando è ormai ad uno stadio avanzato. Normalmente i pazienti che ne soffrono presentano soltanto qualche sanguinamento gengivale e a volte ritiri della gengiva.
Se non trattata la parodontite è irreversibile e porta alla caduta dei denti. E’ evidente che prima viene scoperta e curata, maggiori saranno le possibilità di successo.
Igiene e Prevenzione
Appena fatta la pulizia dal dentista, i denti si stanno macchiando di nuovo; come mai?
L’igienista dentale, o il dentista, che ha eseguito il trattamento, può essere paragonato ad un autolavaggio: lava l’auto, ma in quanto tempo questa si sporca di nuovo dipende dalle strade che percorre l’automobilista e dalla cura che ha della sua auto. E’ importante seguire correttamente e diligentemente tutte le istruzioni impartite durante la seduta di igiene, nonché riesaminare con cura, con l’aiuto dell’igienista, le proprie abitudini alimentari, ridurre il fumo quando presente, eseguire una scrupolosa igiene domiciliare e tenere conto che anche alcuni dentifrici e collutori contenenti clorexidina sono in grado di macchiare i denti.
Perché dopo la seduta dall’igienista i denti mi diventano sensibili e le gengive mi fanno male?
Se viene prescritta una seduta di igiene dentale professionale, significa che i denti sono ricoperti da una significativa patina di placca e tartaro, o che si è in presenza di tasche parodontali profonde (piorrea). Di conseguenza, a causa di questa patina, le gengive si sono infiammate. L’igienista a questo punto si trova a lavorare su gengive infiammate e sanguinanti ( ovvero delle ferite “aperte”) che quindi possono rimanere doloranti per qualche ora dopo la seduta. Inoltre la patina di placca e tartaro presente sui denti funziona da isolante agli stimoli termici, ma quando viene rimossa dall’igienista il dente si ritrova scoperto e più reattivo. Tutti questi fastidi scompaiono se il paziente mentiene una ottima igiene orale domiciliare impedendo ai batteri della placca di reinfettare le gengive; in caso contrario i disturbi permarranno per più tempo.
Quante volte al giorno vanno lavati i denti?
I denti devono essere lavati ogni volta che si mangia, tenendo ben presente che oltre alla quantità è fondamentale anche la qualità del lavaggio.
A che età bisogna iniziare a lavare i denti ai bambini?
Il più presto possibile, già dopo l’eruzione dei primi dentini da latte e l’inizio dello svezzamento, che comporta un più lungo contatto con gli alimenti solidi e semisolidi dell’infanzia. E’ consigliabile iniziare strofinando una garzina sui dentini da latte, per poi passare gradatamente, con il tempo, all’uso dello spazzolino, visto dapprima come gioco e poi come strumento indispensabile per l’igiene personale. Bisogna sempre e comunque ricordarsi che se l’igiene orale non è importante per i genitori, facilmente non lo diventerà neanche per i figli.